Il poker viene visto oggi come una sorta di fenomeno globale, che non si limita più solo agli spazi delle sale da gioco o ai luminosi schermi dei computer. La storia di questo gioco è molto complessa: concepito inizialmente come passatempo clandestino, è diventato ai giorni nostri una disciplina riconosciuta con tanto di tornei agonistici seguiti ogni anno da milioni di appassionati, il che ha alimentato ulteriormente la sua innegabile influenza culturale. Ormai il poker è onnipresente nell’ambito dell’intrattenimento e dei giochi di competizione online.
In questo articolo tratteremo:
Risalire con precisione alle origini del poker non è semplice come si potrebbe pensare, perché sembra che questo gioco abbia preso spunto da predecessori molto datati. Si parla di antichi giochi di carte europei e persiani, come l’as nas, caratterizzato da combinazioni di carte e scommesse, che potrebbe essere giunto in America tramite marinai o militari francesi impegnati stanziati in Persia prima di trasferirsi in Louisiana. Altri giochi europei come lo spagnolo “primero” e il francese “brelan” condividerebbero dei tratti concettuali con il poker moderno. In Italia si ipotizzano legami con il gioco dello “zarro”, popolare nel Rinascimento, che prevedeva un mazzo di 20 carte e combinazioni come coppia, tris e colore. Per capire quando è nato il poker e dove, dunque, con tutta probabilità bisogna tornare indietro almeno fino all’America di inizio ‘800, al periodo in cui si iniziarono a intravedere anche le prime varianti del poker. Persino l’etimologia del termine "poker" è incerta: molti studiosi la collegano al francese “poque” (ingannare) o al tedesco “pochen” (bluffare), sottolineando fin dal principio l’importanza dell’aspetto psicologico nel gioco. Una teoria alternativa suggerisce una derivazione dall’inglese “poke”, alludendo all’azione di “spingere” attraverso il bluff. Sebbene sia difficile stabilire una discendenza diretta, è verosimile che la storia del poker sia il risultato di una convergenza di diverse tradizioni legate all’intrattenimento.
Ma come si sviluppò esattamente il poker nel XIX secolo? La prima vera attestazione del gioco nella sua forma più embrionale si sarebbe concretizzata in particolare a New Orleans e lungo il fiume Mississippi. Nel 1829 l’attore inglese Joseph Crowell descrisse un gioco praticato nella città della Louisiana con un mazzo di 20 carte e 4 giocatori che scommettevano sulla migliore combinazione. I battelli a vapore che solcavano il Mississippi fungevano praticamente da casinò galleggianti, offrendo ai viaggiatori, tra cui soldati, marinai e mercanti, un semplice passatempo per ingannare l’attesa. Intorno al 1830, però, il poker tentò di espandersi sulla terraferma, ma inizialmente si diffuse perlopiù in ambienti malfamati come le taverne portuali, scatenando persino risse tra gli avventori. Tuttavia, proprio sui battelli del Mississippi il poker divenne popolare anche grazie alla circolazione delle notevoli somme di denaro messe a disposizione dai venditori di cotone. In questo periodo le regole del poker subirono significative modifiche: il mazzo da utilizzare fu ampliato a 52 carte intorno al 1840, con l’aggiunta delle carte dal 2 al 9, e verso il 1850 furono introdotte le scale e i colori tra i possibili punti, segnando di fatto la nascita del poker contemporaneo. Un importante contributo alla diffusione del poker si deve alla guerra civile americana: nella seconda metà del XIX secolo i soldati di tutti gli schieramenti ingannavano il tempo proprio con le carte e fu in questo frangente che presero vita le varianti del Draw poker e dello Stud.
Con l’espansione verso Ovest e la febbre dell’oro del 1849, l’evoluzione del poker attecchì anche nel Far West, portando il gioco a diventare un elemento caratteristico dei saloon delle città di frontiera come Tombstone, Dodge City e Deadwood. In questi locali il poker offriva un’occasione di svago quotidiano e assunse un ruolo centrale tra le attrazioni dell’epoca. In questo contesto iniziò ad emergere così la figura del gambler, ossia il giocatore professionista, spesso abile sia con le carte sia con le armi da fuoco, data la nota pericolosità degli ambienti, spesso narrata anche dai più recenti film western sul poker. Molti anni più tardi proprio il cinema aiutò a conoscere ulteriormente il gioco, partecipando ai cambiamenti nella storia del poker. Tra una partita e l’altra, comunque, fu sempre il Far West vedere la nascita di personaggi iconici come Wild Bill Hickok, la cui tragica morte durante una partita di poker nel 1876 diede origine alla famigerata “mano del morto” (una doppia coppia di assi e 8 neri). Nonostante la crescente riprovazione sociale nei confronti dei giocatori professionisti, il poker continuò a fare proseliti, diventando una figura caratteristica dell’immaginario collettivo del West americano.
Nel corso del XX secolo il poker continuò la sua trasformazione approdando nei casinò in più varianti. Una volta il 7 Card Stud era la specialità più diffusa, tuttavia intorno agli anni ‘50 si affermarono altre versioni alternative come il celebre Texas Hold’em, la cui popolarità crebbe esponenzialmente nel 1970 dopo la fondazione delle World Series of Poker a Las Vegas. Nello stesso periodo, peraltro, ebbe inizio la storia dei videopoker. Le WSOP, ideate da Benny Binion, furono il primo torneo di poker di livello mondiale e consacrarono il Texas Hold’em come la forma di poker più prestigiosa e riconosciuta nel panorama internazionale. Figure come Doyle Brunson contribuirono a legittimare il gioco come una disciplina di abilità. La rivoluzione digitale, iniziata alla fine degli anni ‘90 con l’avvento dei casinò online, aprì nuove frontiere per il poker, rendendolo accessibile a un pubblico globale 24 ore su 24. Il vero punto di svolta arrivò però nel 2003, quando Chris Moneymaker, all’apparenza un giocatore amatoriale come tanti, vinse il Main Event delle WSOP innescando un vero e proprio “boom” del poker in rete, anche in Italia, dove Gioco Digitale fu il primo operatore a proporre la possibilità di giocare a poker online. Grazie all’evoluzione del poker nei casinò e all’introduzione dei tornei di poker professionistici, il gioco si è gradualmente allontanato dalle sue radici lasciate nel Far West, ma conserva ancora il fascino e l’imprevedibilità tipici delle partite nei saloon.