Il gioco della Scopa è un classico intramontabile del panorama ludico italiano, amato da intere generazioni. La sua popolarità tra i giochi di carte ha dato però origine anche a numerose versioni regionali, ciascuna con le proprie peculiarità. Tra le varianti della Scopa spicca il Quindici, conosciuto anche come Scopa Spagnola o Escoba de 15, che introduce un elemento matematico distintivo che rende le partite estremamente stimolanti: pur mantenendo molti degli aspetti fondamentali del gioco tradizionale, infatti, questa versione del gioco contempla un meccanismo particolare nella gestione delle prese, richiedendo un calcolo più approfondito e valorizzando le capacità strategiche e mnemoniche dei giocatori.
In questo articolo tratteremo:
Il gioco Quindici è una variante della Scopa italiana, ma le sue origini sono spagnole. La caratteristica che definisce questo gioco è racchiusa nel suo stesso nome: per poter “prendere” una o più carte dal tavolo, la somma della carta giocata dalla propria mano e delle carte selezionate tra quelle presenti sul banco deve essere esattamente di 15. A differenza della Scopa classica, in cui la presa può avvenire per valore equivalente o per somma, nella Scopa a 15 l’unico modo per raccogliere le carte è quello di raggiungere la somma di 15. Questa regola fondamentale trasforma di fatto il gioco, che diventa così più complesso in quanto richiede un approccio più ragionato e valuta attentamente le varie combinazioni possibili, il che significa che i trucchi per vincere a Scopa potrebbero non bastare nel Quindici. Tradizionalmente si potrebbe giocare con un mazzo di carte spagnole dette “naipes”, ma è perfettamente possibile utilizzare un classico mazzo di carte napoletane o qualsiasi altro mazzo regionale italiano da 40 carte per iniziare una partita. Se si dispone di un mazzo di carte francesi da 52, è sufficiente rimuovere gli 8, 9 e 10 per ottenere le 40 carte necessarie per giocare.
Le regole di base della Scopa a 15 sono molto simili alle solite regole della Scopa. Il gioco si svolge con un mazzo di 40 carte e può coinvolgere dalle 2 alle 4 persone. Il valore delle carte numeriche corrisponde al loro stesso valore nominale, mentre le figure riportano altri valori specifici: il Fante (Donna) vale 8 punti, il Cavallo ne vale 9 e il Re ne vale 10, mentre l’Asso ha sempre valore di 1. All’inizio di una partita vengono distribuite 3 carte coperte a ciascun giocatore e in seguito si pongono 4 carte scoperte sul tavolo, mentre le carte rimanenti formano il “tallone”. A turno, ogni giocatore cala una carta dalla propria mano sul banco. Lo scopo è di effettuare una presa rispettando la regola del 15. Se la carta giocata, sommata a una singola carta sul tavolo, dà come risultato 15, il giocatore prende entrambe le carte. Se la carta giocata, sommata a 2 o più carte sul tavolo, restituisce come risultato 15, il giocatore prende tutte le carte coinvolte nella somma. Se invece non è possibile arrivare a 15, la carta giocata rimane sul banco.
Quando un giocatore, effettuando una presa che totalizza 15, riesce a rimuovere tutte le carte presenti sul tavolo, realizza una scopa, che assegna un punto aggiuntivo e viene convenzionalmente indicata mettendo una delle carte della presa di traverso nel proprio mazzo dei punti. Dopo che tutti i partecipanti hanno giocato le loro 3 carte, il banco distribuisce nuovamente 3 carte a testa prelevandole dal tallone, fino all’esaurimento dello stesso. È importante notare che non è consentito fare Scopa con l’ultima carta giocata di una smazzata (cioè quando finiscono le carte nelle mani e il tallone). Qualora l’ultima carta ripulisse definitivamente il tavolo, si tratterebbe di una presa ordinaria e le carte eventualmente rimaste sul banco alla fine della smazzata verrebbero assegnate al giocatore autore dell’ultima presa.
Alla fine di ogni smazzata si procede al calcolo dei punti. Le categorie di punti assegnati nel Quindici sono simili a quelle della Scopa.
Maggior numero di carte ottenute (Carte o Lunghi): Il giocatore o la squadra con più carte nel proprio mazzo delle prese ottiene 1 punto.
Maggior numero di ori (denari): Il giocatore o la squadra che ha preso il maggior numero di carte del seme di denari riceve 1 punto.
Sette Bello: Il giocatore che ha preso o conservato il 7 di denari guadagna 1 punto.
Scopa: Viene assegnato 1 punto supplementare per ogni Scopa realizzata durante la smazzata.
Primiera: Questo punto si calcola sulla base delle carte di valore più alto per ogni seme ottenute da ciascun giocatore o squadra. Il 7 è la carta più importante per la composizione della Primiera, seguita dal 6 e dall’Asso.
A seconda delle regole adottate è possibile imbattersi anche nella Napoletana, che viene attribuita a chi possiede l’Asso, il 2 e il 3 di Denari, con ulteriori punti in aggiunta se si possiedono anche il 4, il 5 ecc. In caso di ex aequo in una delle categorie di punteggio, nessuno dei giocatori interessati ottiene il punto in esame. La partita termina quando un giocatore raggiunge o supera i 21 punti. In caso di pareggio, si procede con un’altra mano a oltranza.
Quali carte si usano per giocare a Scopa a 15? Si utilizza un mazzo da 40 carte, tipicamente un mazzo regionale italiano. In alternativa, si può adattare un mazzo di carte francesi da 52 rimuovendo gli 8, i 9 e i 10.
Qual è la differenza principale tra la Scopa a 15 e la Scopa originale? La differenza fondamentale sta nella modalità di esecuzione delle prese, che nel gioco originale non richiede di raggiungere una specifica somma di valori.
Il gioco Quindici è più difficile della Scopa tradizionale? Molti considerano il Quindici più complesso e strategicamente più profondi. Il requisito di ottenere sempre un risultato di 15 per le prese richiede un'attenta valutazione delle carte sul tavolo e nella propria mano.
Quali sono i punti che si ottengono nel Quindici? I punti vengono riconosciuti a chi possiede il maggior numero di carte, il maggior numero di denari, il Settebello, la Primiera e/o a chi ha realizzato almeno una scopa. Alcune varianti del Quindici possono includere anche il punto della Napoletana.