Hazard (o Hasard): ecco il gioco dei dadi medievale antenato del Craps - -
Hazard (o Hasard): ecco il gioco dei dadi medievale antenato del Craps

Hazard: il gioco dei dadi medioevale che ha anticipato il Craps

Il Craps è probabilmente il gioco di dadi più conosciuto in assoluto, tanto da risultare ormai molto popolare anche tra i giochi da casinò online. Forse non tutti, però, sanno che in tempi più remoti esisteva una sorta di prototipo di questa attrazione. Si tratta dell’Hazard, praticato principalmente tra taverne e feste nobiliari per favorire l’interazione tra i partecipanti. La posta in gioco poteva variare da semplici oggetti quotidiani a somme di denaro consistenti. In alcuni casi, si scommettevano persino terre, bottini o diritti di caccia. Le dinamiche tra i partecipanti non erano solo economiche, ma anche simboliche, legate a prove d’onore e di prestigio. Il gioco Hazard medioevale offriva quindi uno spaccato delle abitudini ricreative non solo delle classi dominanti, ma anche di quelle popolari.

Nelle righe che seguono affronteremo i seguenti argomenti:

  • Cosa si intende per “Hazard”
  • Regole e meccaniche del gioco Hazard medioevale
  • Hazard come antenato del Craps
  • Curiosità e diffusione dell’Hazard

Cosa si intende per “Hazard”

L’antico gioco Hazard rappresenta una delle testimonianze ludiche più affascinanti del Medioevo europeo. La storia dell’Hazard affonda le proprie radici intorno al XII secolo, in contesti aristocratici e militari anglosassoni. Secondo alcune fonti, sarebbe stato introdotto in Inghilterra dai crociati, forse ispirato a giochi simili praticati nel mondo arabo. Il nome stesso potrebbe derivare dall’arabo “al-zahr”, che significa “dado”, benché non vi sia un consenso unanime sull’etimologia. Nel corso dei secoli l’Hazard si è diffuso nelle taverne, nei circoli sociali e persino nelle case da gioco più raffinate, divenendo un passatempo comune tra cavalieri, mercanti e nobili. Alcune fonti inglesi del Trecento lo citano persino come forma di intrattenimento abituale presso le corti reali. Tuttavia, fu nel periodo elisabettiano che il gioco conobbe la sua maggiore popolarità, nonostante le numerose censure morali che lo accusavano di incentivare la scommessa compulsiva.

Regole e meccaniche del gioco Hazard medioevale

L’Hazard basato sul lancio di 2 dadi a 6 facce. A differenza dei moderni giochi da casinò Craps, le sue regole sono più articolate e coinvolgono numerose variabili. Il giocatore che effettua il lancio viene chiamato “caster”. Egli deve dichiarare un numero compreso tra 5 e 9, denominato “main”. Una volta stabilito quest’ultimo, il caster lancia i dadi. Se ottiene un risultato uguale al main, vince. Se ottiene un 2 o un 3, perde automaticamente. Se esce un 11 o un 12, l’esito dipende dal valore del main scelto. Per esempio, se il main è 5 o 9, un 11 implica la sconfitta, se è 6 o 8 comporta una vittoria; se invece è 7, si procede a un secondo lancio. L’Hazard prevede anche una “chance phase”, in cui il caster deve cercare di ottenere di nuovo lo stesso punteggio prima che esca il main. Il caster ha un ruolo sociale e cerimoniale preciso: spesso è la figura centrale del tavolo, oggetto di osservazione e pressione collettiva.

Hazard come antenato del Craps

Quali sono però le differenze tra Hazard e Craps? Il Craps moderno rappresenta una diretta evoluzione dell’Hazard, adattata nel tempo alle esigenze di maggiore velocità, semplicità e accessibilità del pubblico contemporaneo. Mentre l’Hazard prevede fasi complesse e una struttura di gioco articolata, il Craps ha razionalizzato molte delle sue dinamiche, mantenendo però l’elemento chiave del lancio di due dadi e la figura centrale del tiratore, o “shooter”. Secondo diversi studi di storia del gioco, si poteva parlare tranquillamente anche di Hazard nel Rinascimento, in quanto la transizione da Hazard a Craps avvenne gradualmente a partire dal XVIII secolo, con un’accelerazione significativa nei territori statunitensi dove il gioco fu riformulato per il contesto delle case da gioco e delle navi fluviali sul Mississippi. Con le sue regole rituali, il gioco Hazard medioevale ha influenzato l’intera impostazione strutturale del Craps, che conserva ancora oggi tracce di terminologie e meccaniche derivate. Ad esempio, il concetto di "main" e la fase di rilancio successivo trovano un’eco nella distinzione tra “come-out roll” e “point” del Craps.

Curiosità e diffusione dell’Hazard

Nonostante la sua diffusione, l’Hazard fu spesso oggetto di critiche e tentativi di regolamentazione, in quanto facilmente associato alla perdita di controllo morale e alla rovina economica. In alcuni casi, vennero promulgati editti che vietavano la pratica del gioco in pubblico, soprattutto nei pressi delle chiese o durante le festività religiose. Alcune varianti locali dell’Hazard prevedevano regole differenti per la determinazione del main o per il punteggio vincente nella chance phase, contribuendo a una certa disomogeneità nell’esperienza di gioco. Tale mancanza di standardizzazione rappresentava un limite alla diffusione regolamentata dell’Hazard, ma allo stesso tempo favoriva l’adattabilità alle culture locali e alle consuetudini regionali. La complessità intrinseca dell’Hazard, unita alla necessità di uno spazio fisico adeguato e alla disponibilità di dadi simmetrici, ne limitava la conoscenza tra le fasce più povere della popolazione. Tuttavia, la sua influenza sulla storia dei giochi di fortuna resta incontestabile. Con l’espansione coloniale britannica l’Hazard fu esportato nelle Americhe, dove fu praticato soprattutto nei porti, nei saloon e nei teatri. Durante il XVIII secolo Hazard venne gradualmente modificato, assumendo una struttura più accessibile e veloce. In seguito il Craps contribuì a sancire definitivamente il passaggio di questo tipo di attrazione da gioco elitario a fenomeno popolare. Eppure, il fascino storico e simbolico dell’origine del gioco Hazard ha continuato a esercitare un certo richiamo tra gli studiosi di cultura ludica medioevale.